E’
la Vigilia di
Natale nella
Londra di metà
‘800. Ebenezer
Scrooge è un
vecchio
finanziere, avido
e senza
scrupoli, temuto
e odiato da
tutti.
Nella sua vita
ci sono solo
denaro e
profitto,
qualsiasi altra
cosa è degna
solo di
disprezzo. Non
fa eccezione il
Natale, che
Scrooge
considera solo
una sciocca
perdita di
tempo. L’unico
uomo che è
vicino a Scrooge,
suo malgrado, è
il povero
impiegato Bob
Cratchit,
sfruttato e mal
pagato. Nel
pomeriggio di
quella Vigilia
di Natale, nel
tetro ufficio
contabile, giunge
il nipote di Scrooge, Fred,
che prova a
trasmettergli
almeno un po’
del suo immenso
spirito
natalizio
invitandolo a
casa per la
grande cena di
Natale. Il
rifiuto di
Scrooge è aspro
e pungente,
quasi quanto il
freddo che
avvolge Londra.
Scrooge poi
torna nella sua
abitazione, una
grande casa,
cupa e desolata.
Nell’infilare la
chiave nel
portone
d’ingresso, nota
improvvisamente
un fenomeno
sconvolgente: il
batacchio del
portone ha
assunto le
sembianze del
volto del suo
socio, Jacob
Marley, morto
sette anni
prima, in quella
stessa notte.
Sconvolto per
questa visione
così
inspiegabile, Scrooge entra in
casa. Pensieroso
si rifugia in
camera, finchè
nella stanza
entra il
fantasma di
Jacob Marley.
Avvolto da
pesanti catene,
frutto di tutte
le malefatte che
ne avevano
contraddistinto
l’esistenza, è
stato inviato al
vecchio amico
per ammonirlo
sul destino che
lo attende
e
per annunciargli
la visita, in
quella notte, di
tre spiriti.
Marley abbandona Ebenezer, in
preda a un
tumulto di
pensieri
contrastanti.
All’una ecco
giungere il
primo degli
spiriti
preannunciati da
Marley: si
tratta dello
Spirito del
Natale Passato,
una curiosa
figura, giovane
e vecchia al
tempo stesso che
emana una forte
luce dal capo.
Lo Spirito
comunica a
Scrooge che lo
condurrà a
rivivere i
Natali del suo
passato.
La gelida Londra
di quella
Vigilia di
Natale lascia
improvvisamente
spazio a uno
scorcio di
campagna,
innevato.
Scrooge
riconosce subito
il luogo: si
tratta di un
collegio, nel
quale da bambino
era stato
spedito dal
padre e vede
l’immagine di sé
stesso, bambino,
senza nessuno
accanto. Ecco
poi che in
quella stessa
stanza, anni
dopo, entra la
sorella più
piccola di
Ebenezer, che è
arrivata per
riportarlo a
casa dopo
anni. Il
vecchio Scrooge
osserva
profondamente
commosso la
scena. Poi il
contesto, sotto
la guida dello
Spirito, cambia.
Ecco Scrooge
ragazzo. Si sta
preparando una
grande festa, un
ballo per la
sera della
Vigilia. E’
proprio in
quella
circostanza che
il giovane
Ebenezer conosce
Belle, che
diventerà la sua
fidanzata. Ma un
altro scenario
prende subito il
sopravvento:
un’altra Vigilia
di Natale, di
non troppi anni
dopo, lo Spirito
mostra ancora
Ebenezer e Belle
insieme; ma la
situazione è
mutata
profondamente,
Scrooge ha
iniziato la
propria carriera
e si è già
arricchito.
L’amore per la
ragazza è
soffocato dal
denaro, ed egli le
comunica di non
poterla più
sposare. La
poveretta fugge
via in lacrime,
mentre il
vecchio Scrooge,
assistendo a
tutta la scena,
grida alla sua
immagine di quel
tempo di
fermarla. Ma
ovviamente
quelle immagini
sono solo ombre
del passato, e
non possono
sentirlo......
Scrooge,
oppresso dai
rimorsi,
supplica lo
spirito di non
tormentarlo
più.
D'improvviso si
ritrova
nella sua camera
da letto, ormai
consapevole di
dover attendere
il secondo
spirito. Da una
stanza attigua
vede filtrare
una strana luce
e vi trova uno
spirito
gigantesco,
dalla contagiosa
risata, con in
mano una grande
torcia. E’ lo
Spirito del
Natale Presente.
E’ circondato da
ogni tipo di
leccornia, a
simboleggiare i
frutti che
vengono dal
cuore. Lo
Spirito conduce Scrooge in uno
dei quartieri
più poveri di
Londra, davanti
a una modesta
dimora, la casa
del suo
impiegato Bob
Cratchit. Tutti
partecipano con
gioia alla
preparazione
della cena
natalizia,
compreso il
piccolo Tim, un
bambino molto
malato. Scrooge
assiste con
rimorso alla
cena del suo
impiegato, da
lui maltrattato
da anni.
Più tardi
lo Spirito
conduce Ebenezer
in un’altra
abitazione: è
quella del
nipote Fred, che
sta celebrando
il Natale con
moglie ed amici,
nella cena alla
quale aveva
invitato anche
lo zio. Nel
frattempo lo
Spirito è
repentinamente
invecchiato, la
sua esistenza è
giunta al
termine e
abbandona Ebenezer
all’aperto,
nella nebbia.
Scrooge attende
ormai con
impazienza
l’arrivo del
terzo spirito,
consapevole che
tutto ciò sia
indispensabile
per la sua
redenzione.
Ecco giungere lo
Spirito del
Natale Futuro,
un’inquietante
figura alta e
cupa, avvolta da
un lungo
mantello nero.
Guida Scrooge
senza proferire
parola,
indicandogli la
direzione solo
con un dito. I
due assistono a
diversi dialoghi
circa la morte
di un uomo, che
pare non aver
lasciato dolore
ad alcuno. Lo Spirito poi lo
porta altrove.
Anche qui si
vive un lutto,
ma è una morte
che invece infligge
profondo dolore
a tante persone.
E’ infatti
quella del
piccolo Tim Cratchit.
Scrooge assiste
disperato, in
lacrime, alle
scene di dolore
in casa della
famiglia del suo
impiegato e chiede
conferma allo
Spirito
silenzioso: è
sicuro che quelle
siano solo ombre
di cose che
possono
accadere, ma che
possono essere
modificate.
Quindi gli
chiede
l’identità
dell’uomo odiato
da tutti. Lo
Spirito lo
conduce al
cimitero e si
ferma davanti ad
una lapide,
costringendo Scrooge a
leggere.. Ed il
nome è proprio
il suo, Ebenezer
Scrooge!
L'uomo inizia a
gridare, a
scongiurare lo
Spirito,
promettendo che
cambierà.
Proprio in
quell’istante si
ritrova nel suo
letto, a casa
sua. Incredulo
corre alla
finestra, è
mattino, una
giornata gelida
ma limpida. E’
Natale!
Ebenezer non sta
più nella pelle,
capisce di
essere ancora in
tempo. Ha capito
fino in fondo
tutti i suoi
errori e decide
di cambiare per
sempre la sua
vita. Esce pieno
di gioia
augurando con
calore a tutti
un Buon Natale e
si spinge fino a
casa di Fred,
suo nipote. Il
ragazzo non
crede ai suoi
occhi, ed
accoglie lo zio
con grande
felicità.
L’indomani, in
ufficio, Scrooge
attende Bob
Cratchit e gli
concede
immediatamente
un corposo
aumento di
stipendio,
promettendo di
prendersi cura
per sempre di
tutta la sua
famiglia. Sarà
proprio per
questo che il
piccolo Tim
potrà essere
curato e
guarito.
Scrooge
diventerà in
breve tempo uno
degli uomini più
amati ed
apprezzati della
città, l’uomo
nel cui cuore
più che in
quello di
chiunque altro
vivrà per sempre
lo spirito del
Natale!
|